Piazza Loreto
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Il dieci agosto scorso, a Milano, in piazza Loreto, alcune decine di persone si sono ritrovate per ricordare l'eccidio di quindici partigiani e antifascisti perpetrato da nazisti insieme ai militi neri della "Ettore Muti". Questo tragico evento, il martirio di esseri umani che sacrificarono le loro vite per noi, perché l'Italia potesse conoscere libertà, giustizia, democrazia ed uguaglianza è assente dalla memoria dei più. Piazza Loreto è stata occupata dalla distorsione del revanscismo revisionista, che nel corso di tutto il ventennio berlusconiano, non ha lesinato ogni mezzo per inoculare nella coscienza e nel sub conscio degli italiani una ed una sola falsa verità: le vittime di Piazza Loreto non furono quindici combattenti per la libertà, ma il dittatore fascista Benito Mussolini, e la sua devota quanto immeritata compagna, fedele fino al sacrificio di sé ,Claretta Petacci. Per ottenere questo risultato le fanfare del fascistume e del suo ammiratore e protettore Silvio Berlusconi hanno enfatizzato oltre ogni decenza un episodio secondario di quel tragico evento: il macabro rito tribale di due corpi appesi a testa in giù. Ora sia chiaro quel gesto fu crudele e nessuno che combatteva per la dignità dell'uomo avrebbe dovuto compierlo. Detto questo la verità storica è incontrovertibile: Mussolini fu un criminale di guerra, un genocida, un assassino di innocenti, un guerrafondaio, un nemico della libertà e dei diritti dell'uomo. Le vittime di Piazzale Loreto furono solo gli antifascisti. Con buona pace dei ragazzi di Salò e dei loro apologeti di destra e di "centrosinistra".


 

Moni Ovadia L'Unità - Voce d'Autore del 13/08/2011

 

 

   
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