Nazionalismo suprema imbecillità
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Il grande scrittore serbo Ivo Andriç, premio Nobel per la letteratura, ha scritto:

"il nazionalismo è un coltello piantato nella schiena dei popoli".

Questa immagine ha una tragica forza e in poche parole descrive il micidiale danno che il virus politico dell'idolatria della terra produce contro la vita dei popoli di cui si pretende difensore. Ma il nazionalismo non è solo violenza contro le genti e gli individui. È perversione di quel senso primo che chiamiamo umanità. Il delirio nazionalista è una deprimente forma di sottopensiero che mortifica l'intelligenza, che corrode la democrazia e contestualmente eleva l'imbecillità a categoria politica. Il governo israeliano Nethanyau ha continuamente dato prova di un ottundimento politico che si fonda sull'iteranzione sclerotizzata di un paio di ossessioni senza sbocco del tipo, espansione naturale degli insediamenti, Gerusalemme capitale indivisibile dello Stato d'Israele. Ma uno dei suoi più recenti provvedimenti di legge, approvati per ossequio alle componenti più reazionarie, razziste e fanatiche della sua compagine di governo, è riuscito ad esprimere una sintesi di sprezzo per la democrazia e di stupidità che merita il podio olimpionico. La legge in oggetto stabilisce che organizzazioni o individui che propongano un boicottaggio contro Israele, intendendo con Israele anche le colonie illegali, può essere trascinato in giudizio per risponderne, anche se non sia dimostrato che abbia provocato danni. Il portavoce dell'opposizione centrista Kadima ha sentenziato:"oggi il governo Nathanyahu ha varcato la soglia della stupidità politica e dell'irresponsabilità nazionale".
 

Moni Ovadia L'Unità - Voce d'Autore del 16/07/2011

 

 

   
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