Massacri umanitari
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 Le avventure militari degli Stati Uniti e dei suoi volonterosi alleati in Iraq prima e ora Afganistan, dopo più di undici anni dimostrano una volta di più la natura di falso ideologico sia dell'ossimoro che i media ufficiali del potere hanno spacciato come "guerra umanitaria", sia di quel capolavoro di retorica militarista definito guerra al terrore. Se c'è qualcuno che si è avvantaggiato realmente di queste operazioni squisitamente belliche sono stati l'industria militare statunitense, quella planetaria e i talebani. Le vittime di queste guerre ancora una volta sono stati, quasi esclusivamente, civili innocenti. L' ultimo episodio di un militare " impazzito" che ha massacrato 16 civili afgani nel sonno è stato definito dall'amministrazione americana:"un atto inspiegabile",

qualcun altro avrà sicuramente pensato di definirlo: "una tragica fatalità", come il rogo delle copie del Corano, come l'urinare sui "cadaveri nemici", come le migliaia e migliaia di civili fatti a pezzi per "errore" o perché scambiati per terroristi. Il giornale britannico The Guardian mercoledì scorso ha riportato il seguente commento del Generale statunitense Stanley McChrystal, già comandante delle truppe Nato in Afghanistan: " Abbiamo ammazzato un impressionante numero di persone, ma a mia conoscenza, di nessuna di esse si è provato che costituisse una minaccia." Le guerre di oggi sono questo: massacri, crimini e torture. Ogni riferimento ad Adolf Hitler per giustificarle è un'offensiva idiozia. Ieri come oggi ci sono altri mezzi per fermare tiranni e tirannelli, a patto di scontentare i fabbricanti di armi.

 

Moni Ovadia - L'Unità - Voce d'Autore del 17/03/2012

 

 

   
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