saluti e complimenti
| Grazie per la bella serata al Nazionale di Quarrata. Finalmente ho avuto modo di capire un po' cosa sia il teatro yiddish di cui avevo sentito molto parlare. Oltre ad ascoltare due ore di cose molto sensate ed interessanti mi sono fatto anche diverse risate. Sarei curioso di sapere che cosa è stato che l'ha fatta avvicinare alla cultura degli ebrei orientali, anche considerato il fatto che, come lei stesso asserisce, è ateo (un'altra volta ha detto agnostico) e il teatro yiddish è, invece, espressione di un popolo che considera Dio e la religione prima di ogni altra cosa. E quando spiega quella cultura la spiega senza mai metterla in ridicolo come farebbe qualsiasi altro ateo, ma inducendo chi la ascolta, ad averne un'impressione sicuramente positiva. Insomma io, che non sono ebreo, sono uscito dal teatro di Quarrata un po' innamorato degli ebrei orientali. Lei in compenso è uscito dalla Provincia di Pistoia un po' innamorato della cioccolata.... credo... del Catinari. Saluti e grazie di nuovo (Nicola Cocchi)
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