La vita è un paradiso (fiscale) di bugie
  << indietro
 
 
Un celebre canzonetta degli anni cinquanta di Calcagno e Oliviero - per la precisione fu presentata a San Remo nel 1956 - iniziava così: "E' passato un giorno intero/ e non hai mentito ancora/ che cos'è questo mistero/ mi smarrisce, m'addolora/ d'ogni strana tua invenzione/ ho un bisogno un po' crudele". Il refrain diceva: "La vita è un paradiso, un paradiso di bugie, quelle tue, quelle mie". Se aggiungessimo a paradiso l'aggettivo "fiscale", ne potremmo fare un rap per questi tempi edificati sulle menzogne. Ovviamente il paradiso è quello dei finanzieri, dei grandi banchieri, dei ricchissimi e dei malavitosi. Per la classe produttiva dell'economia reale medio alta, c'è al massimo il purgatorio, l'inferno attende, a gironi graduati, tutti gli altri. Ma chi è il "poetastro cattivo" che ha partorito questa poco divina commedia? Ascoltiamolo da parole impegnative: "Vi dico chi è il mio vero avversario. Non ha nome, né volto, né partito, non presenterà mai la sua candidatura, non sarà eletto, eppure governa. Questo avversario è il mondo della finanza. Sotto i nostri occhi, in vent'anni, la finanza ha preso il controllo dell'economia, della società e anche delle nostre vite. Ormai è possibile, in una frazione di secondo, spostare somme vertiginose, minacciare degli Stati". Chi ha pronunciato frasi tanto sovversive? Noam Chomsky? Fidel Castro? Naomi Klein? Ma, no! Sono parole di François Hollande che adesso ha le sue gatte da pelare in merito a finanza, corruzione, paradisi fiscali e profluvi di menzogne. Il presidente dei Francesi, un politico della sinistra moderata europea, non molto tempo fa ebbe modo di esprimere un caldo apprezzamento per il redentore Mario Monti mettendo in imbarazzo la Sinistra italiana, così moderata, ma così moderata, da avere il proprio lobo sinistro invisibile a tutti. A tutti tranne che al Nembo Kid di Arcore che, come un ossesso, continua a farneticare di comunisti. Questo è un po' lo stato dell'arte nel mondo e nella piccola piccolissima Italia. L'Europa, dal canto suo, non brilla certo per statura. Probabilmente il conseguimento del Nobel è stato interpretato come un ingresso nella gloria e nella storia da fine carriera. A che pro dunque darsi da fare? Basta stare fermi da bravi pensionati. Per non impigrire, come hobby si possono varare provvedimenti e direttive da macelleria sociale chiamate "risanamento dell'economia". È un hobby geniale: si risana il bilancio dello stato e si ammazzano i cittadini, come dire l'operazione è riuscita ma il paziente è morto. Noi italiani però possiamo consolarci, non continuano a ripeterci che siamo un grande paese? Non è il caso di angosciarsi, adesso arriva il governissimo con il PDL e tira la catena dello sciacquone.


 

Moni Ovadia L'Unità - Voce d'Autore del 06/04/2013

 

 

   
facebook © 2011 OYLEM GOYLEM TUTTI I DIRITTI RISERVATI   |   P.IVA 13071690153   |   cookies policy

 

Utilizziamo cookies tecnici e di Analytics (anonimi) per rendere il nostro sito fruibile e funzionale