rom1
 

Enciclopedia di un popolo di genti libere

Prefazione al libro di Santino Spinelli  

L'Europa è stata un continente benedetto da molteplici privilegi , in essa hanno vissuto genti portatrici di società complesse e straordinarie. L'Europa ha nutrito poderosi imperi che ne hanno marcato le identità strutturali ed eretto gli splendenti edifici culturali in cui è fiorita la civiltà Occidentale che nel corso di oltre due millenni ha prosperato arrivando ad impollinare di sé l'intero pianeta. Ma l'Europa ha avuto anche la preziosissima opportunità di ospitare alterità e minoranze che le hanno dato a piene mani ricevendo prevalentemente in cambio, nel migliore dei casi, sopportazione, o come ipocritamente si chiama tolleranza, sottovalutazione, sospetto, e nel peggiore e più frequente: odio, violenza, sterminio, asservimento, segregazione, espulsione. Le minoranze di ogni tipo, etniche, culturali o religiose, hanno subito nel vecchio continente ogni sorta di vessazioni, brutalità e sadismo. Le sottoculture del razzismo, della xenofobia e del fanatismo religioso hanno alla fine di un plurisecolare cammino di crescente perversione portato all'approdo del più vasto crimine della Storia, il colonialismo e quindi del massacro organizzato del genocidio, dell'annientamento di interi popoli e genti. L'Europa e tutto l'occidente all'indomani della Shoà presero il solenne impegno che ciò non accadesse mai più, che razzismo e xenofobia fossero banditi per sempre dall'orizzonte del consesso umano. Un nuovo patto fu sancito con una carta dei diritti universali dell'uomo. A distanza di quasi settanta anni l'Europa ha imparato? Se scendiamo sotto la superficie delle buone intenzioni la risposta è no! Non veramente! Basta guardare con gli occhi aperti e con il cuore partecipe a ciò che ancora oggi accade sotto il cielo delle orgogliose pseudo democrazie europee con rom e sinti per capire che lo spirito del nazismo è ancora vivo sotto traccia. E non ingannino le manifestazioni ufficiali pletoriche ed interessate di attenzione e di formale solidarietà nei confronti degli ebrei. Oggi gli ebrei sono entrati nel salotto buono, sono tendenzialmente un'alterità fittizia, un'alterità di corte, si sono in gran parte omologati. Rom e Sinti no! Mantengono con sconcertante fedeltà i loro tratti identitari, ma non quelli espressi dagli stereotipi della truce e falsa propaganda gagé trasversali agli schieramenti politici, bensí quelli propri delle loro culture e soprattutto dei valori sentiti e scelti e non perché non possano essere "come gli altri" - in moltissimi casi sono perfettamente integrati - ma perché vogliono avere la libertà e la dignità di essere come decidono.

 

Questa attitudine è sempre stata e continua ad essere inaccettabile per le culture dominanti, in parte per un furore tossico contro le alterità autentiche che ti sollecitano al confronto e alla rimessa in questione dei tuoi modelli di vita, in parte per l'incorreggibile vizio di ignoranza, disinformazione e manipolazione. L'Italia, per soprammercato è paurosamente povera di letteratura sul mondo rom e sinti. Ma dal momento in cui questa fondamentale opera di Santino Spinelli, professore di cultura romanì, comparirà nelle librerie, questa gravissima lacuna sarà in gran parte colmata. Questo volume è insieme un ponderoso saggio accademico e un'enciclopedia dell'origine, della storia, della vita, delle culture, delle lingue, delle espressioni di rom, sinti, romanichal, manouche, le genti che formano un unico popolo, un popolo capolavoro che ha attraversato l'intero pianeta, in pace e nella libertà. Ma l'opera di Spinelli è anche un viaggio appassionato e sconvolgente in una vicenda umana fra le più mirabili che l'umanità intera abbia conosciuto nella sua variegata esistenza. Leggerlo è emozionante e perturbante anche quando scorre l'impetuoso e maestoso fiume dei fatti e dei dati in cui veniamo portati a navigare. Ci sentiamo sgomenti di fronte alle inenarrabili sofferenze di questo popolo senza terra e senza requie perché mai conosciuto e men che meno capito. Scopriamo quanto vasta, ricca e complessa sia la sua storia e la sua esistenza e ci vergogniamo per averlo confinato e per continuare a confinarlo nei nostri pregiudizi sconci quanto stupidi e ridicoli e possiamo finalmente capire quanto il loro contributo a ciò che siamo e che potremmo essere sia fondante. Un'Europa degli uomini, un continente di pace e di prosperità esisterà quando sarà anche convintamente l'Europa delle sue minoranze ed in particolare di questa minoranza. È per questa ragione che la battaglia per il riconoscimento dei pieni diritti e per l'autonomia culturale ed esistenziale di rom, sinti, romanichal e manouches, deve diventare la battaglia di tutti gli europei democratici. Ogni persona per bene deve sapere ciò che in questo momento si consuma contro i nostri concittadini europei rom e sinti, anche attraverso la falsa retorica dell'emergenza con il suo corredo di stanziamenti comunitari che spesso riempiono le tasche di chi sfrutta e strumentalizza la logica dell'emergenza stessa. Questo libro dovrebbe essere letto e meditato da tutti, dovrebbe stare in ogni biblioteca e libreria, dovrebbe essere studiato nelle scuole di ogni ordine e grado. Santino Spinelli, rom italiano, professore e musicista, in arte Alexian, offre alle nostre coscienze un dono prezioso. Facciamone buon uso.

Moni Ovadia

 

   
facebook © 2011 OYLEM GOYLEM ALL RIGHTS RESERVED  |   P.IVA 13071690153   |   cookies policy

By using this site you agree to the placement of cookies on your computer in accordance with the terms of this policy