Le discussioni su Israele all'interno della Comunità si sono ormai fatte accesissime. Ho avuto scontri verbali via email durissimi con quel pazzo di Ugo Volli per esempio. E Giorgio Shammah, che tu certo conosci non vuole più discutere con me, nel senso che ha rotto ogni rapporto.

Nell'ebraismo italiano è entrato un linguaggio assolutamente inedito.

I nemici dei nemici di Israele sono ora automaticamente amici, per cui è possibile che uno come Borghezio possa tra breve diventare una persona rispettabile, mentre Gert Wilder (capo del partito xenofobo olandese) è già un eroe, invitato da Lieberman in Israele qualche mese fa. Condivido quanto tu dici nel tuo libro. Ma ciò che più mi stupisce è che la dialettica e il rispetto dell'intelligenza e delle opinioni sensate, seppur anche discutibili, vengano ormai bollate, e magari da nostri vecchi amici, con parole più vicine all'insulto che al dialogo.

Non sono con te proprio su tutto tutto, ma sono con te al 100%.

Con amicizia e stima.

Dario