© Photo: Montanari
|
Doppio fronte - Note d'autore La Prima Guerra Mondiale fu imposta all'Italia da una minoranza avventuriera e fanatica, contro una maggioranza sfavorevole. Tra sogni di espansione e irredentismo, motore di una "fatale e irrinunciabile" chiamata alle armi furono l' ambizione e l'ambiguità del primo ministro Salandra, del suo ministro degli esteri Sonnino, del generale Cadorna, comandante in capo dell'esercito italiano ed infine del titubante Vittorio Emanuele III, Re d'Italia. Mentre trattavano con gli imperi centrali la "non belligeranza" italiana a patto di una contropartita territoriale, incontravano in segreto a Londra i rappresentanti di Francia e Gran Bretagna, giocando al rialzo. Fu così che il 26 aprile 1915, L'Italia firmò in segreto il Patto di Londra con cui si impegnava ad entrare in guerra al fianco di francesi e inglesi. Moni Ovadia e Lucilla Galeazzi |