Signor_Keuner_frammenti © Photo: Andrea Sacchi K.S.
 

Le storie del Signor Keuner - Frammenti di testo

(...)  Video  Che Guevara, Moro, Falcone, Dalla Chiesa su finestra – cristo del Mantegna su muro - sottotitoli del canto liturgico su muro:
Padrone dell’universo
Noi ti invochiamo
Come degli uomini sequestrati
Implorano i loro rapitori
Di essere riscattati

Moni viene al centro della platea
Roman canta inno polacco, Ivo fa saluto militare

 

Moni “L’abisso che separa l’attore dal pubblico come i morti dai vivi, questo abisso, che tra tutti gli elementi del teatro è quello che reca le tracce più difficilmente cancellabili della sua origine sacrale, ha perso sempre più importanza.

 

Tutti i musicisti si schierano in proscenio, in linea. Moni ritorna verso il palco e si ferma sulla scala.

 

Moni “Ma  il teatro è il mondo, null’altro che questo”

Video di parate russe e grande onda di mare su muro - traduzione su finestra
Cantano solennemente l’Inno del Partito Comunista Tedesco.

Ritornello
Avanti e non dimenticate
qual’è la nostra forza.
Nella buona e nella cattiva sorte
avanti, non dimenticate la solidarietà!

Su, popoli della terra!
Unitevi tutti per questo:
perché essa diventi vostra,
la vostra grande nutrice.
Ritornello
Neri, bianchi, bruni, gialli!
Ponete fine ai loro massacri!
Se i popoli stessi cominciano a parlare
si metteranno presto d’accordo.
Ritornello  (due volte)
Proletari di tutto il mondo,
unitevi tutti e sarete liberi.
I vostri grandi reggimenti
spezzeranno ogni tirannide!

Avanti e non dimenticate mai
e ponete la questione in modo concreto
nella buona e nella cattiva sorte:
A chi appartiene il giorno?
E il mondo di chi è?

 

Maxim sul carrello esce sulle percussioni della canzone con simboli sovietici (bandiera rossa, ecc) e fa il “vigile” con maschere di Lenin Stalin (Marx e Engels) che ha fissate ad una cintura. Usa anche un fischietto. Viene portato fuori su ultima strofa canzone. Roman continua il suo canto muto e Ivo il suo gesto.


Moni (Benjamin): Drammaticità…

(tutti tornano a sedere, Maxim esce, Moni torna in platea)

….questa parola che il teatro ha reso corrente non esclude che si possa fare teatro non con dei fatti ma con una semplice terza persona, colui che pensa.  In forme varie Bertold Brecht aveva in mente qualcosa del genere. Si può andare oltre e dire che Brecht ha intrapreso il tentativo di fare di colui che pensa, anzi del saggio, l’eroe drammatico, il cardine del teatro epico.


   
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