Registro-frammenti-1 © Photo: Andrea Sacchi K.S.
 

Il Registro dei Peccati - Frammenti di testo

(...) Gli Ebrei intrattengono col Messia e il messianesimo una relazione spasmodica di attesa continua, ininterrotta e in un certo senso surreale.

Come racconta questo witz:

 

In un villaggio molto povero, il più povero di tutta la Polonia ebraica, c'è un ragazzo che è il più povero di tutti i poveri di quel poverissimo villaggio. Sua madre è vedova e per potergli dar da mangiare fa la lavandaia e si ammazza di lavoro lavando i panni dei signori nel ghiaccio del fiume d'inverno. Ogni sera che il figlio rincasa, lei lo riempie di insulti: "Deficiente, incapace, non riesci trovare un lavoro, peggio del tuo padre, qvell'ubriacone delinqvente".

 

Il povero ragazzo, esasperato, un giorno va dal rabbino e dice: "Gvardi rabino, io sono stufo del tue chiacchiere, non ce l'ho un lavoro e tu mi dai solo chiacchiere. Allora vedi là, oltre il villaggio, il campanile del chiesa? Vado, mi converto, il prete mi tratterà meglio di te".

 

"Non fare cretino di dire sciocchezze" gli risponde il rabbino "Va bene, te lo dò un lavoro. Tutto il consiglio del comunità mi insulterà, ma io te lo dò un lavoro: io ti nomino, qvi, adesso, avvistatore ufficiale di Messia di nostro villaggio".

 

"Ma rabino, mi stai prendendo in giro? Un che cosa???".

 

"Ma qvale ti prendo in giro? Ma sei scemo? Ho tempo di prenderti in giro? Tu cosa credi che qvando il Messia viene, telegrafa? Arrivo ore 18, aspettatemi? Il Messia viene qvando viene! Che cosa vuoi, che mi prenda con le braghe in mano mentre esco dal bagno, non so?... Adesso dico a falegname, ti faccio una torretta, tu gvardi, come vedi Lui si riconosce, perché è tutto bello, di luce, così gridi "Messia! Messia!"... Noi ci vestiamo, ci prepariamo....".

 

"Qvanto è il paga?" domanda il ragazzo, "Mi dispiace" risponde il rabbino "lavoro c'è, ma la paga è poca, dieci groschen alla settimana e non ti lamentare perché io non posso di più". "Ma rabbino, ma qvella è una limosina!!!". "Senti ragazzo, lavoro hai, paga hai, non mi chiedere altro".

 

Il ragazzo, soddisfatto almeno della dignità del suo lavoro, torna a casa e racconta tutto alla madre: "Mamma! Mamma! Mamma! Ce l'ho un lavoro! Sono diventato un uomo che ce l'ha lavoro!". "Ah, Padrone dell'universo hai ascoltato le preghiere di qvesta povera donna. Va bene caro, dimmi, che lavoro hai trovato?". "Mamma, il tuo figlio è avvistatore ufficiale di villaggio di Messia".

 

La madre non crede a quello che sente: "Deficiente! Deficiente che non sei altro! Mio figlio avvistatore di Messia, che figura, tutti verranno a ridere di me, lo zar da Mosca verrà a ridere da me. Cretino! E qvanto ti pagano?". "Dieci groschen alla settimana". La madre è ancora più infuriata: "Una limosina! Io dovrò lavorare come bestia, io morirò di lavoro e sarà colpa tua, cane rognoso!". "Mamma, basta, basta" la supplica il ragazzo, "Io sono stanco che mi dici tutti qvesti insulti. Basta, ti prego. Va bene, ce l'hai ragione, il lavoro è qvello che è, la paga è qvella che è, ma c'è un grande vantaggio: il posto è fisso!".

 

Questo strano messianesimo ebraico è una delle caratteristiche radiose di questo mondo, un mondo affamatissimo ma che era capace veramente di vivere nella miseria più nera una spiritualità sconvolgente, come raramente si è visto su questa terra d'Europa. (...)

   
facebook © 2011 OYLEM GOYLEM TUTTI I DIRITTI RISERVATI   |   P.IVA 13071690153   |   cookies policy

 

Utilizziamo cookies tecnici e di Analytics (anonimi) per rendere il nostro sito fruibile e funzionale