La ballata della contabilità

di Ewan MacColl

 

 

La ballata della contabilità
di Ewan Mccoll

Al mattino costruimmo la città, al pomeriggio camminammo attraverso le
Sue strade, la sera ci vide partire. Vagammo attraverso i nostri giorni come se non avessero mai fine. Tutti ci illudevamo che il nostro tempo non finisse mai. Notammo appena gli incroci e prestammo scarsa attenzione ai segnali posti lungo il nostro viaggio dalla culla alla tomba.

Imparasti a sognare al mattino? Abbandonasti i sogni al pomeriggio? Attendesti senza una sola speranza alla sera? Sei rimasto impigliato nelle impronte del passato? Hai lasciato che ti nutrissero con le loro bugie? Hai seguito le loro tracce con i paraocchi? Hai baciato il piede che ti ha preso a
Calci? Li hai ringraziati per averti deriso? Hai chiesto loro perdono per essere venuto al mondo?

Hai in qualche modo alterato il volto della citta? Hai cambiato il mondo che hai trovato? O sei stato ossequioso di tutti gli avvisi di pericolo? Hai letto il divieto d'accesso? Non hai calpestato le aiuole? Ti sei buttato giù dal marciapiede per lasciar passare chi è migliore di te? Hai imparato a tenere la bocca chiusa? Sei stato visto e mai ascoltato? Hai imparato ad essere ubbidiente e a scattare sull'attenti ad ogni parola?

Hai mai preteso una qualsiasi risposta? Il chi, e il che cosa? E il perché?
Hai mai messo in discussione il sistema? sei stato da parte e hai lasciato che gli altri scegliessero prendendoti la seconda scelta? Hai lasciato che si godessero la crema, e che ti dessero il resto? Ti sei accontentato degli avanzi? Hai trovato giusto permettere che ti lasciassero in mutande senza mai reagire?

Cosa hai imparato al mattino? Quanto sapevi al pomeriggio? Eri soddisfatto di te alla sera? Ti hanno insegnato come mettre in discussione la realtà quando eri a scuola? La fabbrica ti ha aiutato a crescere? Sei stato l'artefice o l'attrezzo? Il posto dove hai vissuto ha arrichito la tua vita, e poi? Sei riuscito a costruire l'accoglienza nei confronti dei tuoi compagni?

   

 

Il pianeta dei diritti negati

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